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NONOSTANTE I SUOI MILLE DIFETTI
APPREZZIAMO L'OCCIDENTE


13 OTTOBRE 2007, PARLIAMO DI:


clima;

banche;

multinazionali;

globalizzazione e delocalizzazione;

Paesi UE e non UE
che non rispettano le regole;

Europa "finta" e debole;

escalation del terrorismo
ispirato ad un potenziale califfato;

migranti e mancata integrazione;

colossi web dal potere infinito;

controllo totale dei dati
implementato dalla realtà virtuale;

"nuova" Internet con un nuovo mercato di oggetti digitali unici;

problemi geopolitici con Russia/Cina;

esplosione della robotica di massa;

la prima vera intelligenza artificiale...


DESTRA, SINISTRA,
RELIGIONI ECC.,
NON CI INTERESSANO.

QUELLO CHE CI INTERESSA È:

QUELLO CHE È ACCADUTO 
NEI MILLENNI;

QUELLO CHE ACCADE;

QUELLO CHE ACCADRÀ.




GOD WAR CAPITAL (by Hermes)
 


GOD
 

Ovviamente, non ho la verità in tasca, ma visto che tutti dicono la loro…
io dico la mia.


Scusatemi per tutte le virgolette di questo testo.

Per spiegare tutto, avrei dovuto scrivere un libro.

Ogni termine virgolettato, lo uso con una sua accezione particolare che andrebbe descritta a fondo, ma in un testo breve…
è impossibile farlo.


Alcune teorie utilizzate per il testo di questo post, non sono state confermate:

ne sono consapevole.


Altre “teorie”, sono mie.

Conosco i miei limiti e quindi, a maggior ragione, non ho intenzione di fare l’illuminato.

TUTTO QUELLO CHE SEGUE
È UN MIO “VIAGGIO”.


Non è mia intenzione dire:

“è cosi e basta”.

Figuriamoci!

È solo un mio "viaggio".

PARTO.

Non c’è mai stato un principio di tutto.

Dal nulla non si origina nulla.

Insieme al “nulla”, c’è sempre stato qualcosa.

Non siamo arrivati dal nulla.

In questo testo, non parlerò di un solo universo, ma parlerò del Multiverso
e del “nulla”.


Esiste un “numero” infinito di universi che, come il nostro, non sono eterni e non hanno dimensioni infinite.

Noi, i buchi neri, i pianeti, le stelle, le galassie, gli universi, facciamo tutti parte di un “cervello” infinito e eterno (come vedete, ho messo tra virgolette il nulla perché quello che noi consideriamo nulla, in realtà,  è la base di un “cervello” infinito e eterno).

Un “numero” infinito di universi, da sempre,  nascono e muoiono alternandosi nel “nulla”.

Post Big Bang, si creano forze e elementi che, di equilibrio in equilibrio, arrivano a creare gli universi non eterni e, in alcuni casi, la vita, l’uomo ecc.

È tutto casuale?

Esiste una sorta di via di mezzo?

Credendo in un “numero” infinito di universi, creati da infinite combinazioni di forze e di particelle, trovo molto logica la prima opzione, ma preferisco la seconda.

Sono consapevole che concepire un “numero” infinito di universi che, da sempre, nascono e muoiono all’interno di qualcosa di infinito e di eterno non è semplice.


Il pensiero è abituato a un inizio e a una fine ma, in questo caso, non posso credere a un inizio e a una fine di tutto.

PROSEGUO CON IL  “VIAGGIO”.

Il “nulla” e l’insieme di forze e di particelle hanno una forma di “intelligenza” che “percepisce”, “accetta”, “rifiuta” e, in parte, “organizza” quasi “involontariamente” le “basi” della "creazione".

Qui arriva il punto:

una persona, una città, un continente ecc., sono talmente piccoli rispetto alle dimensioni degli universi che una scossa elettrica di un pensiero, rapportata alle dimensioni di un cervello umano, risulta molto più grande.

Siamo talmente piccoli che possiamo essere paragonati a dei “sogni” o a degli “incubi” del Multiverso e del “nulla”.

Il “cervello” (il “nulla” e il Multiverso) non ha il controllo su tutto, come noi non abbiamo il controllo sui nostri sogni e sui nostri incubi:

da qui, il caso e il libero arbitrio.


Comunque, il “cervello” percepisce e reagisce.

Per chiarire il concetto, mi limito al libero arbitrio:

i nostri pensieri e le nostre azioni creano "vibrazioni" che, nel mio “viaggio”, sono come dei “sogni” o come degli “incubi” del “cervello”.

Le tipologie di "vibrazioni" percepite dal “cervello” determinano la durata del nostro Universo.

Nel mio “viaggio”, l’Energia Oscura che porta alla distruzione degli universi è alimentata dagli “incubi”.


FINE DEL “VIAGGIO”…
ATTENZIONE AL TEMPO.


Non si può tornare indietro nel tempo.

Si “può” andare in un altro universo identico “saltandoci” dentro e quindi, si “può” andare in un universo identico più giovane, ma non è il nostro Universo:

infiniti universi, creati da infinite combinazioni di forze e di particelle, portano ad avere universi anche identici al nostro dove ci siamo anche "noi".

In realtà, non siamo noi, ma sono infinite versioni che vivono in infiniti tempi, creati appunto da infiniti universi che riproducono tutte le storie con i loro infiniti passati, presenti e futuri, a volte, anche identici al nostro.

Nel tempo non si viaggia, si può solo modificare il proprio tempo circostante in presenza di una grossa massa o avvicinandosi alla velocità della luce, ma in questi modi… possiamo “andare”
solo nel “futuro”.


Bisogna fare attenzione:

non si può tornare indietro nel tempo.

Siamo come dei “sogni” o come degli “incubi” del “cervello”.

Siamo come un battito di ciglia nella storia eterna del “cervello”.


Un “cervello” che vuole “sognare”, ma…

WAR

La guerra, il conflitto, ci sono da sempre e ovunque:

tra Materia e Antimateria, tra Materia Oscura ed Energia Oscura, tra animali, tra coppie, tra famiglie, tra amici, tra città, tra stati, tra religioni…
il conflitto, è parte stessa della creazione.

È vero, la guerra è spesso fatta per affari:


multinazionali che guadagnano dalla costruzione di armi e dall’utilizzo di eserciti; multinazionali che sfruttano le risorse conquistate; multinazionali che ricostruiscono i paesi distrutti; multinazionali che si organizzano per i mercati futuri ed imposti.

Spesso va a finire che, con le guerre, si arricchiscono “mega-famiglie” che gestiscono il business energetico, militare, commerciale…
ma è sempre stato così.


Alessandro Magno, Gengis khan, Carlo Magno ecc. cosa facevano?

Tutto è meno esplicito, ma è sempre stato così fin dall’inizio dei tempi.

La verità è che non si dice la verità:


viviamo conflitti da sempre e ovunque, nulla o quasi, è mai cambiato.

Si vis pacem…
para bellum.

CAPITAL

Spesso, per ipocrisie vanitose e ricerca di legittimazione sociale, siamo vittime di molteplici autoinganni psicologici che trovano agevolmente sostegno non nella sostanza, ma nell’apparenza delle cose.

Il Sistema, ovunque, asseconda la nostra voglia/esigenza di possedere beni effimeri.

Beni che “truccano” la nostra immagine per aiutarci a “ballare” anche sotto un “diluvio”.

Il consumo, per i nostri “balletti” rituali, ha una valenza simbolica e sociale.


Il senso del consumo risiede nella capacità dei prodotti di intercettare le dinamiche
dei sé.

I  beni sono “protesi” provvisorie e reversibili di identità.

La nostra storia, fino ad oggi, non ha portato a un individuo autoriferito.


Consumare è l’esperienza formativa della personalità e realizza la socializzazione 
dei sé.


Non possiamo fare a meno dei nostri “balletti” rituali.

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